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Cell:  327 0562299

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e-mail:  ilaria.fabiano.psy@gmail.com

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Studio Trasforma-mente

Lung'Adige Apuleio, n° 34

38122 Trento

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CHI SONO:

Sono una psicologa clinica ad orientamento psico-analitico e mi occupo del trattamento del disagio psicologico tramite consulenza, psicoterapia e altre tipologie di intervento.

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COSA FA UNO PSICOTERAPEUTA?

Il ruolo del terapeuta è quello di guidarti nell’esplorazione della tua personalità e dei tuoi problemi attuali in modo da aiutarti a produrre un cambiamento che sia effettivo e che porti un miglioramento sostanziale nella qualità della tua vita. Lo psicoterapeuta ti aiuterà a scoprire come risolvere problemi che ti affliggono, che siano problemi legati alle emozioni, o conflitti relazionali o altre tipologie di problemi che incidono sul tuo benessere psicologico. La psicoterapia è un processo graduale  in cui trovare le risposte alle tue domande in modo da raggiungere una maggiore padronanza nei confronti della tua vita. Il terapeuta competente aiuta il pazienti ad elaborare le proprie soluzioni in base a ciò che meglio si adatta ai loro valori e prospettive, senza offrire facili e banali consigli.

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COSA PUÒ MIGLIORARE UNA PSICOTERAPIA?

Molti sono i benefici conseguibili tramite una psicoterapia. La psicoterapia può portare sollievo e risoluzione di dolorose esperienze traumatiche, diminuire l'ansia e i sentimenti depressivi, creare un senso di sé più stabile e più forte e aumentare la capacità di godersi la vita. Oltre alla risoluzione sintomatologica, si può migliorare l’immagine di sé stessi e la qualità delle relazioni interpersonali (amicali e coniugali). È anche possibile capire meglio sé stessi e facilitare il raggiungimento degli obiettivi personali.

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COSA È IL DISAGIO PSICOLOGICO?

A volte gli eventi della vita ci portano ad avvertire un forte malessere che rischia di influenzare negativamente la qualità della vita. Varie sono le forme che assume il disagio psicologico. Alcuni dei problemi comunemente trattati in psicoterapia sono ansia, paure, problemi di relazione, solitudine, depressione e oscillazioni d’umore, disturbi alimentari, abuso di alcool o di droga, conflitti emotivi, problemi di regolazione emozionale, divorzio e separazione. Si veda il menu a destra per una descrizione dei vari problemi.

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IL PRIMO COLLOQUIO:

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Come funziona il primo colloquio?

Il primo colloquio è molto importante perché rappresenta il momento in cui la persona decide concretamente di chiedere aiuto e supporto condividendo con una persona esterna le proprie difficoltà, i disagi, le emozioni e le sensazioni che caratterizzano una situazione che vorrebbe cambiare, migliorare o imparare a gestire.

Spesso il primo colloquio è un momento delicato perché la persona è al primo contatto con uno psicologo o con uno psicoterapeuta e magari non sa bene cosa aspettarsi, può essere emozionata, agitata, un po’ in ansia o in imbarazzo. Tutto questo è normale, in quanto condividere e affidare a una persona esterna, seppur professionista, le nostre tematiche più delicate, è una scelta molto importante e significativa. Per questo motivo è importante che tutto l’eventuale percorso, in particolar modo il primo colloquio, sia caratterizzato da un clima di accoglienza, rilassato, non giudicante e che possa mettere a proprio agio la persona nel miglior modo possibile.

Anche per questo motivo ho scelto di condividere alcune informazioni riguardo all’andamento del primo colloquio conoscitivo, vediamole insieme:

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 Come contatto?

Telefono, email, o compilando la form presente sul sito.

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 Quanta attesa?

Uno dei miei principi è quello della tempestività, perciò prendo in carico le richieste e fisso gli appuntamenti prima possibile. A volte per il giorno successivo, in linea di massima passano pochi giorni, fino a un massimo di una settimana, sempre compatibilmente con le disponibilità degli studi.

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 Devo portare qualche documento?

Registriamo i dati anagrafici e li inseriamo nei nostri database per compilare i moduli di privacy e le fatture. È utile avere con sé carta d’identità e tessera sanitaria con codice fiscale.

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 Posso entrare accompagnato con un’altra persona?

Per persone maggiorenni chiediamo che il colloquio venga fissato su richiesta diretta della persona. Allo stesso modo, se il colloquio è individuale, è importante che il primo colloquio rappresenti uno spazio di confronto e condivisione personale, perciò solitamente chiediamo che possa essere effettuato individualmente. A volte può comunque essere molto importante riservare uno spazio temporale per un confronto individuale con la persona che accompagna il diretto interessato (un parente, genitore, coniuge, compagno, caregiver ecc..). Per quanto riguarda i primi colloqui in età evolutiva il discorso è leggermente diverso perché in quel caso il colloquio con i genitori è fondamentale e spesso preliminare rispetto al colloquio col minore.

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 Devo parlare io, spontaneamente, oppure il terapeuta mi fa delle domande?

Il mio approccio è „libero“; tuttavia, le domande dello psicologo hanno lo scopo di approfondire meglio la natura del problema, il decorso e la durata di tali difficoltà, il motivo che ha spinto la persona a presentarsi proprio in quel momento, eventuali altri disturbi legati alla difficoltà riportata, l’assunzione di farmaci o altre terapie, gli obiettivi e le aspettative della persona rispetto al colloquio e a un eventuale percorso. Si chiedono anche delle notizie generali sullo stato di salute, sul lavoro, sulla famiglia e sulle relazioni.

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 Mi stendo sul lettino?

No, non è necessario, faccio accomodare su una comoda sedia di fronte al terapeuta, con una scrivania.

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 Quanto dura?

Dai 45 ai 60 minuti, circa 1 ora.

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 Il primo colloquio mi impegna a fare un percorso più lungo oppure no?

Non è detto, il primo colloquio può essere anche una semplice consulenza. Dipende dalle aspettative della persona e da cosa deciderà dopo che lo psicologo le avrà spiegato il proprio modo di lavorare e il proprio parere su come è possibile prendere in carico la situazione per poterla gestire meglio, trattare o risolvere. Si può decidere subito di iniziare un percorso, solitamente settimanale, di valutazione e poi di trattamento, oppure pensarci un po’ e ricontattare lo psicologo in un secondo tempo.

 

Se avete altre curiosità non esitate a contattarmi!

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